Le nostre valigie

30 sono tanti se la tua testa e i tuoi sogni sono rimasti a 20 o poco più.
E non è che li affronti a testa bassa dicendo che non te li senti proprio, no, li affronti da vera trentenne, a testa alta, vestita da donna, con in mano uno spritz e il sorriso di donna sicura che sta attraversando un traguardo importante. E’ così che ho osservato per tutta la sera della sua festa, una delle persone a cui voglio più bene. Nella festa dei suoi 30 anni, ricordandomela a 24 quando l’ho conosciuta. E in quei 6 anni di affermazioni professionali, di delusioni sentimentali, di ricerche di case, di week end di fuga, di chiacchierate complici, di palchi e camerini condivisi, di viaggi notturni e sogni per il futuro da fare ancora insieme, in questi 6 anni, non mi ero accorta di come fossimo entrambe cambiate e di come la nostra amicizia sia, invece, sempre rimasta la stessa, nonostante le distanze e le vite diverse.

Così ci ritroviamo entrambe al di là della barricata che separa le ventenni, fervide creatrici di desideri, dalle trentenni, consapevoli e testardi sognatrici, coscienti che nessuna delle due si trova dove avrebbe voluto forse, ma entusiaste perchè la strada condivisa fino ad ora è stata ricca di avventure, passioni e forza; e con la curiosità di esplorare ancora tutta la strada che ci resta, insieme.
Prepara la valigia (non metterci troppe cose, come al solito), il viaggio continua.

Le nostre valigie erano di nuovo ammucchiate sul marciapiede; avevamo molta strada da fare. Ma non importava, la strada è la vita. Jack Kerouac

Da leggere ascoltando Romans – More Hazards More Heros

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