Ultima Fermata Ormai

A chi non è successo, chi almeno una volta non si è trovato davanti a quella domanda, chi non si è tormentato, chi non si è sentito come una pallina da tennis lanciata di qua e di là sotto l’attenzione di mille persone, insomma chi non si è mai chiesto se la persona che si trovava davanti potesse davvero essere l’amore della propria vita. E’ sempre l’amore della propria vita, almeno per un secondo, prima che si dilegui senza che tu possa capirne la ragione. E ogni volta lo giuri a te stessa, per l’ultima volta, non c’è eccezione che tenga, con la mano sul cuore, senza incrociare nulla, perché certe cose vanno fatte per bene: sul treno dell’amore impossibile, questa è davvero l’ULTIMA FERMATA ORMAI. Da oggi scendo. Poi però non sai perché, ma sul quel treno ci rimani, seduta accanto al finestrino, guardando il paesaggio cambiare e non cambiare mai, infilando il mignolo nel buco nel sedile di pelle, fino a tirar fuori un po’ di imbottitura, regalando una nuova forma a quel minuscolo buchino che DEVE avere a tutti i costi la forma che gli vuoi dare tu. Un sedile di pelle vecchia pieno di buchi. Tutti diversi, tutti uguali. IL treno si ferma, le porte si aprono e si richiudono, il fischio del controllore come ultima possibilità. E tu stai lì, con il mignolo incastrato nel sedile, lo sguardo oltre il paesaggio, che ti ripeti, la prossima e poi basta, promesso. Alla prossima scendo, in fondo chi può dire cosa possa succedere nel frattempo. E il tuo cuore si riapre. Ma si era mai davvero chiuso in fondo?

DA ASCOLTARE CON “FALLING SLOWLY” GLEN HANSARD

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